| La prima regia arriva nel 1970, con L'uccello dalle piume di cristallo, scritto e diretto da lui. La pellicola, nonostante una tiepida accoglienza iniziale si trasforma in un grande successo. Il suo secondo film da regista, Il gatto a nove code (1971) lo conferma come un regista in grado di suscitare l'interesse del pubblico; la sua fama come maestro della suspence inizia a prendere piede. Nel 1971 dirige anche Quattro mosche di velluto grigio, sempre alla ricerca di un nuovo e personale linguaggio cinematografico adatto al genere thriller/horror, sviluppando tecniche innovative per suscitare tensione emotiva nel pubblico. Le sue opere puntano molto su un'importante componente come la colonna sonora, che nei suoi primi lavori è frutto dell'impegno di Ennio Morricone. Queste prime tre opere vengono definite "trilogia degli animali" o "trilogia zoologica".[citazione necessaria]
Almeno inizialmente evita di inserire nei suoi film elementi del soprannaturale, prediligendo un approccio realistico, nel quale la morte è sempre percepibile.
Queste sue scelte iniziali verranno in seguito sconvolte completamente dallo stesso regista, allestendo delle pellicole nelle quali viene esplorato tutto il campionario del soprannaturale, demoni, streghe, fantasmi e quant'altro, trasformando l'immagine della morte in una presenza extra-terrena ed incomprensibile all'uomo.
Nel 1975 realizza quello che viene ancora oggi considerato il suo capolavoro, Profondo rosso. Nella pellicola, Argento riesce nella difficile impresa di fondere tutti gli aspetti della sua ricerca e del suo studio svolto nelle opere precedenti, tramite innovative scelte registiche visive e ad una sceneggiatura solida, ma con un'impostazione originale.
Suspiria (1977) è il mio film preferito, un film perfetto, la colonna sonora è agghiacciante, misteriosa e inquietante come tutta l'atmosfera del film. Gli omicidi sono momenti di puro terrore, la regia è impeccabile, non c'è inquadratura uguale a un'altra, l'uso dei colori (il rosso) è una cosa memorabile, la scuola, gli ambienti, il sangue, l'ascensore, i tappeti...tutto rosso! Il tema di Suspiria viene ripreso da Inferno(1980), capitolo successivo, dove qui il male è ancora più ben caratterizzato. Tenebre (1982), invece, segna il ritorno ad un'impostazione più "classica". Dopo Phenomena (1985) e Opera (1987), dirige un episodio di Due occhi diabolici (1990, l'altro è diretto da un altro regista cult dell'horror, George Romero), ispirato ai racconti di Edgar Allan Poe.
Nel 1992 è la volta di Trauma, interpretato dalla figlia Asia Argento, protagonista anche dei successivi La Sindrome di Stendhal (1996) e Il fantasma dell'opera (1998).
Le due opere Non ho sonno (2001) Il Cartaio (2004) lo vedono di nuovo tornare ai canoni classici del thriller giallo, mentre le sue ultime tre opere "jenifer" "pelts", lo vedono tornare ai canoni del genere fantastico.
____________________________________________________________________________________________ Vi piace questo regista? Io penso sia geniale, l'uso delle musiche agghiaccianti nei suoi film, combacia perfettamente con le inquadrature perfette e colori e luci sono curati alla perfezione. Nei suoi ultimi film peccano di recitazione, purtoppo.
In maggio uscirà il suo nuovo film: La terza madre, capitolo che chiude la trilogia iniziata con i due capolavori Suspiria del 76 e Inferno dell'80. Se vi interessa vi posto il trailer qui.
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